Alcuni cenni storici.
Capo Sant'Alessio dapprima lo chiamarono "Capo d'argento" (in greco Arghennon Akron).D'argento infatti,sembra il suo promontorio.Fu ribattezzato dai romani"Promontorium".Gli Arabi lo chiamarono Ad Dargah,la scala.Il nome attuale appare per la prima volta in un documento del 1117 come "Scala Sancti Alessie".Deriva probabilmente da Alessio I Comneno,l'imperatore di Costantinopoli,che fu ospite al castello intorno al quale,in epoca successiva,si sviluppò l'intero abitato.Il Castello,così come oggi lo vediamo,risale quindi al periodo della dominazione normanna in Sicilia,ristrutturato,successivamente,all'inizio dell'Ottocento,dagli Inglesi,che costruirono anche la cinta muraria esterna,per difenderlo dagli assalti dei francesi,che dalla Calabria si preparavano ad invadere la Sicilia.Vari i proprietari che si sono succeduti sino ad oggi.Al largo di Capo Sant'Alessio sono stati rinvenuti dei relitti di navi Romane,con il loro carico di anfore.L'abitato fino a Giugno 1948,quando fu costituito comune autonomo,era frazione di Forza D'Agrò.Oggi la sua economia si basa sulla pesca e sul turismo.Naturalmente si tratta di un turismo prevalentemente estivo e balneare,che ha accreditato l'immagine di Sant'Alessio come una delle località tra le più ridenti e accoglienti della riviera Jonica.Gli alberghi,i ristoranti e gli stessi insediamenti residenziali sono tutti là,lungo la spiaggia che si spinge senza soluzione di continuità,sino a Santa Teresa e Furci Siculo.Dotata di numerose strutture ricettive,per la sua posizione strategica,è anche l'ideale base di partenza per un percorso di esplorazione di tutta la Valle d'Agrò,attraverso paesi ricchi di storia,arte e tradizioni e per escursioni e visite turistiche in tutta la Sicilia.